Stoccarda 2022 – We Are BACK

Per le immagini e il video dell'evento seguite il link alla pagina apposita

We are Back

Era l’Ottobre 2019 quando Stoccarda vide per l’ultima volta l’intrepida pattuglia KBF frequentare la Cannstatter Fest. Fu un’edizione gloriosa, con ricoveri al pronto soccorso, rischi d’arresto e katalessi sui marciapiedi. All’epoca non era ancora nato il Blog KBF (e neanche la sigla KBF), ma la narrazione orale e le tracce multimediali inserite sul sito hanno creato l’aurea epica legata all’evento.

Poi due anni di pandemia.

Estate 2022; la notizia corre veloce sulla chat KBF: riparte la Cannstatter Fest alla faccia del Covid battuto ma non sconfitto e delle guerre che imperversano nel Mondo.

Siamo Pronti! Si identifica la data (2 Ottobre 2022), si prenota il tavolo (al centro della memorabile tenda SchwabenWelt) e si inizia a raccogliere le adesioni, la qual cosa non è banale, perché necessita d’autorizzazione della moglie, del cardiologo, del medico di famiglia, del gatto e della protezione civile che deve predisporre le strutture d’accoglienza medica per il ritorno.

Alla Paellata di settembre dal Serafini il compito storico di definire l’equipaggio della missione e quest’anno si è battuto ogni record: 9 adesioni con un paio di new entry chiaramente attratte dalla curiosità generata dagli eventi splatter del 2019.

BUCCI, LUSETTI, SERAFINI, CAVALIERI, BARALDI, ZIRONDOLI, GHELFI, ZAMBONI, PALMIERI

I MAGNIFICI 9

Causa l’affluenza i mezzi saranno 2: lo storico Korrierino, probabilmente all’ultima missione prima della radiazione, e l’autoAIA del Nonno. Ritrovo Carpi e partenza con gli abituali 45 minuti di ritardo.

Ogni trasferta regala esperienze sempre nuove, quest’anno i canederli e le cotolette di mammut di una tetra trattoria austriaca, unite a tradizioni consolidate, le Flamkuchen (specie di Borlenghi tedeschi) del ristorante a Ulm con giro sotto la Cattedrale.

L’arrivo all’hotel è ormai a ora tarda, ma prese le camere siamo lo stesso usciti per vivere la movida di Esslinger…scenario postatomico, grappa nell’unico locale aperto e tutti a letto…domani è IL GIORNO.

Siamo arrivati al giorno della Festa, finalmente dopo 3 anni di attesa siamo pronti…no non è vero, non tutti sono pronti…kakkina, colazione lunga, cambio abbigliamento, kakkina di nuovo e la partenza ritarda. Nessun problema, ranghi finalmente completi e si parte. Stazione, biglietti, treno e sbarchiamo alle porte della festa. La gente è ancora poca, ma avvicinandosi le 11, ora di ingresso ai capannoni, si inizia a vedere un po di movimento.

E’ in questo momento, con la stanchezza del viaggio del giorno prima ancora sulle spalle, con l’aspettativa di chiudersi dentro un capannone per le prossime 5 ore, con il dubbio se il tuo fisico ormai provato riuscirà a reggere anche a questa dura prova che un ombra attraversa la tua mente. L’ombra è sempre quella maledetta domanda: “PERCHE’???”, perché tutto questo sbattimento alla soglia della terza età, con le giunture scricchiolanti, la compassione delle nostre compagne, la settimana necessaria per il recupero post festa…PERCHE’???

Basta guardarsi intorno per avere chiara la risposta: DIRNDL!!!

 

Riporto da wikipedia: “Il Dirndl è un abito tradizionale ispirato al costume tradizionale delle classi elevate, diffuso nella parte meridionale della Germania, in Austria, nella Svizzera di lingua tedesca e nella regione geografica Italiana, in Trentino - Alto Adige”. Senza essere così scientifici il DIRNDL è quell’abito che strizzando e spingendo verso la scollatura le mammelle teutoniche riesce a tramutare ogni essere femminile nella risposta alla domanda “PERCHE’?”.

Il prode karrista ovviamente non si fa fuorviare da questi aspetti secondari della festa e fa 1500 km in due giorni solo per la birra e per cantare a squarciagola simpatici motivetti tedeschi, ma altri maschi presenti alla festa sono sicuramente attratti da questo dettaglio marginale. Noi ovviamente NO….

Detto quindi del perché siamo qui, veniamo alla festa: quest’anno tutto perfetto: tavolo nel pieno della bolgia, tavoli vicini affiatati e partecipi alla festa, controllo della quantità alcolica tarato per festeggiare senza esagerare, base di carboidrati fatta subito per assorbire l’alcool, padronanza dei tempi della festa e dei cori classici (ein prosit, umpa umpa cesare…).

Ormai il popolo carrista ha sviluppato una esperienza e una capacità di gestire l’evento che ci ha fatto tutti sentire topi nel formaggio, aiutati anche dalle divise karriste sviluppate ad hoc che ormai mancano solo dei Lederhose (pantaloncini in pelle tipici bavaresi). Magari la prossima volta…

Sempre al massimo del divertimento arriviamo fino alla fine del nostro turno; alle 16,30 si esce dalla tenda, stando doverosamente attenti all’impatto alcol (dentro) e ossigeno (fuori). Questa volta è andato tutto bene e nessuno è finito in ambulanza (alcuni per un pelo…ma questa è esperienza).

Prima di uscire dalla Festa abbiamo reso un tributo al punto della caduta dell’eroe 2019, giusto per ricordare il luogo ove kammello crollò vittima dei fumi dell’alcool e che quest’anno invece lo vedeva perfettamente in sè, addirittura a sorreggere il perfido Serafini, il cineoperatore degli HIDDEN FILES 2019.

La cronaca potrebbe finire qui, anche se il nostro viaggio è continuato con passeggiata a Stoccarda, a Esslingen e, il giorno dopo, rientro via Landau (Lago di Costanza) per segnare una nuova città conquistata dall’ignoranza carrista. Come tutti gli anni il Brennero si è bloccato la prima domenica di Ottobre (potremmo pensare di farci pagare per non andare l’anno prossimo) e il rientro è stato un calvario, tra code, incidenti e navigatori vari (siamo arrivati ad averne 4 tipi diversi accesi) che ci proponevano tutti strade diverse.

Alla fine il korrierino 2022 si è concluso in ampio ritardo alle ore 22 davanti alla magione del prode Lusetti; stanchi ma pronti per altre avventure e con ancora gli occhi pieni di ….DIRNDL….

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