Come uscite in birreria eravamo rimasti al 26 Ottobre 2020, alle soglie della seconda ondata, pronti per rintanarci un’altra volta in casa costretti dell’ennesimo dpcm dell’avvocato pugliese.

Quest’anno ci siamo presentati, impavidi ed armati dei nostri green pass, nella nuova megabirreria modenese Lowengrube, sicuri che anche la quarta ondata ed il nuovo premier niente avrebbero potuto fare contro l’incoscienza carrista.

La serata si è svolta sull’onda dei bei ricordi che birre, bretzel e pulzelle in dirndl risvegliavano nelle nostre memorie comuni. Anche il conto (30 euro per 3 wurstel) era in stile Oktoberfest!!!

Una nota positiva è che non abbiamo lasciato ordinare al Kammello per tutti, quindi siamo riusciti ad evitare il trionfo di verdure (anche se lui è riuscito ad ordinare un piatto che manco la kameriera sapeva cosa fosse!!!)

Alla fine, ormai provati dal frastuono del locale e dall’ora notturna (circa mezzanotte…le macchine si ritrasformano in zucche), abbiamo chiuso la serata, non senza aver salutato due poveri muratori con panino che stazionavano davanti al locale e di cui allego fotografia.

La sorpresa di quest’anno è che la mattina dopo ci siamo svegliati senza nessun nuovo dpcm!.

Cari lettori, per alleggerire il tono serioso del precedente articolo, vi consiglio di guardarvi la gallery seguente, estratta dalle foto del Korrierino 2021

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Prima di procedere a narrare le leggendarie vicende del Korrierino2021 vorrei rubare qualche secondo del vostro tempo, cari lettori, per motivarvi l’uso massivo, che avrete sicuramente notato, nel blog e nel sito del termine “ignoranza”.

Il modello stilistico a cui lo scrivente, nella sua pur modesta capacità, cerca di richiamarsi è quello della letteratura umoristica britannica di fine ottocento che trova in Jerome K. Jerome e nei suoi tre uomini in barca (per non parlare del cane) il massimo esponente. Il lavoro del vostro cronista potrebbe sembrare però più difficile, in quanto gli eventi carristi vedono sempre più di tre soggetti, quindi le linee narrative da tessere potrebbero sembrare molto più complesse.

E’ qui che subentra la parola “ignoranza” che permea i nostri racconti.

L’Ignoranza è il fil rouge che lega i personaggi delle nostre storie, il minimo comune multiplo (oltre alla appartenenza al corpo dei carristi) che rende la narrazione non più un’intrecciarsi di storie, ma un’unica storia dove gli interpreti si muovono come un tutt’uno guidati dalla loro stella polare, l’Ignoranza per l'appunto.

Ed è per questo, e me ne scuso ancora con i lettori, che troverete spesso questo termine e non un suo sinonimo nelle nostre cronache.

Il suo uso vuole però enfatizzarne l’interpretazione socratica della parola, del resto anche il termine latino “ignorantia” deriva dal greco “gnorizein” con prefisso “in”, cioè mancanza di conoscenza.

Socrate “sapeva di non sapere”, quella del carrista è una “Docta Ignorantia”, una ignoranza fonte di sapienza che spinge il carrista alla continua ricerca (di maniere di farsi male…ma questo lo ometterei) e, alla fine, alla consapevolezza d’essere diverso dagli altri e, per iperbole, più sapiente.

Terminata questa lunga premessa, cari lettori…o almeno chi è riuscito ad arrivare fino qua, vi ringrazio per la pazienza e passerò a narrarvi le epiche (anche questo è un termine il cui abuso un giorno dovrò giustificare) vicende del Korrierino2021 che troverete qui.

L’estate sta finendo, e un anno se ne va ….

Tutte cagate, l’anno carrista è come il solito in pieno fermento post ferie, anche nell’ennesimo anno COVID la ferrea mole del carrista padano non si ferma, anzi rilancia con la prossima Paella del Robby, momento d’elezione per la pianificazione del Korrierino 2021.

Nel frattempo dal Memorial ad oggi non abbiamo perso tempo e l’estate è passata tra meeting importanti (uno per tutti il Maguz Party preferiale), incontri di impavide pattuglie operative generalmente il venerdì sera (quando l’umarel stacca dalla sua attività di controllo cantieri e cerca di riprendere una vita sociale serale, spesso chiedendosi cosa sono quelle cose in minigonna e con gravi cisti bilaterali sul petto che gravitano nelle serate estive), test di diverse tipologie alcoliche, eroiche avventure in bici o a piedi (uno anche in canoa).

Tutto ciò è documentato da una cacofonia di foto e messaggi che probabilmente il meno addentro alle dinamiche del gruppo “Karristi dalle beghe flappe” farà fatica ad interpretare, ma che è giusto documentare sul sito, per lasciare traccia ai nostri pronipoti dell’importanza degli insegnamenti karristi.

Prossimo appuntamento “LA PAELLA”, il più fighetto degli appuntamenti karristi.

Poteva l'estate post coprifuoco passare senza una grigliata?

Potevamo pianificare una ignorantata senza carburarci con Kostine e Bira?

Ovviamente NO, quindi in una sera di fine Maggio il gruppo storico di pochi eletti si è trovato a casa di Robertino in orari da coprifuoco (non si è mai visto iniziare a grigliare con ancora la luce del sole) per deliberare un'eroica eskursione sulle tremende acque del NoceRiver, il più temibile fiume da rafting dell'Italica Patria.

In realtà la fase di pianificazione ha preso pochi minuti (si fa il 20 giugno, chi c'è, orario e se aggiungere una corroborante grigliata trentina post rafting...come ha detto qualcuno "la combo perfetta del carrista avventuroso...griglia e rafting).

Il resto della serata è pasato ovviamente bevendo e spazzando kostine e spiedini.

Da notare la sempre più importante presenza di alimentazione vegana (un ossimoro..se è alimentazione non è vegana!), segno di un crollo psicofisico della truppa ed indicazioni del cardiologo e del gastroenterologo sempre più pressanti.

All'avvicinarsi del coprifuoco si è chiuso l'assembramento...ci vediamo il 20 Giugno sul Noce.

La data è tornata quella classica: il 1 Maggio

Il periodo rimane però di pandemia, quindi il numero dei partecipanti rimane limitato al nucleo storico e a quelli che, liberati dal governo solo 5 giorni prima dalla coloritura arancione (che avrebbe reso necessario spostare la data) si sono riorganizzati per tempo.

Quest’anno il 1 Maggio ricopre anche un altro valore simbolico: il primo sabato che ci si può muovere in questo 2021.

E allora che Primero Sia. Le tradizioni culinarie sono state rispettate al massimo, a partire dal caffè del Cantagallo, al’aperitivo alla piana del salame (chissà quale sarà stato l’aperitivo??), fino ai grandi classici di ValSerena: antipasto tonno fagioli e cipolla, pizza del mastro pizzaiolo Lusetti e grigliata mista.

A fare la differenza rispetto agli anni scorsi e a sottolineare la tendenza del gruppo ad infighettirsi sempre più è stata l’adozione massiccia della elegantissima felpa natalizia ed ad una qualità della carne alla griglia assolutamente inconsueta. Churrasco e Asado non si erano ancora visti in Val Serena, ma hanno fatto la loro bella differenza.

Come ignorantata di giornata, rinunciato ad invadere la Toscana come l’anno scorso (se non è proibito perché accollarsi una marcia sfiancante fino al confine??) il padrone di casa ha esibito due carabine da softair (del resto chi non ha due carabine in macchina di questi tempi) e ci siamo dati al tiro a segno.

Cosa incredibile è che nonostante l’ignoranza e l’alcool abbiamo anche fatto dei centri.

Verso metà pomeriggio la tradizione si è consolidata! Perturbazione in arrivo e inizio della pioggia! Questo ha si chiuso il pomeriggio, ma ha dato quel senso di completezza e quella certezza che agli anziani (noi) servono: il 1 maggio in val serena piove, non si discute. Deve essere così.

Riordinato tutto con una efficienza veramente anomala (la pioggia aiuta a sgaggiarsi), l’autocolonna si è diretta verso il Cantagallo per chiudere El Primero 2021 con un caffettino di commiato. Prossimo appuntamento del calendario da rivedere; abbiamo date da recuperare e scemate da fare. A presto.

Giunge una ferale notizia dal carrista Zirondoli: il campo d'addestramento della caserma Gamberini verà trasformato in un'oasi naturale.

La decisione presa dal consiglio comunale (sicuramente di ex appartenenti ai centri sociali e imboscati obiettori) è stata motivata così (e prendo le letterali parole del consiglio comunale): "Ozzano: l'ex caserma Gamberini diventa oasi naturalistica „In poche parole, così come spiega il Comune "dai carri armati spuntano i fiori". “
Citazione da: https://www.bolognatoday.it/cronaca/ozzano-caserma-gamberini-oasi-naturale.html

Al di là della difficoltà tecnica di trasformare quei diversi ettari di pantano in un qualcosa di fruibile dalla comunità, bonificando quanto anni di carrismo hanno lasciato sul terreno tanto che legenda narra che ci siano ancora fantasmi di carri armati impantanati che vagano come spetri nelle notte di plenilunio e io, nel mio piccolo, ho sicuramente lasciato un paio di stivali.

Comunque, al di là di queste difficoltà c'è lo sfregio a un'area che ha visto i migliori giovani prodotti dall'Italia donare il proprio sudore e sangue per prepararsi a difendere l'italico suolo dalle orde comuniste.

Nel cuore Karrista l'area dovrebbe rimanere nello stesso barbaro stato di sfacelo idrologico ambientale senza interventi umani, rendendolo uno spicchio di pianura padana unico sia per il passato che per il futuro.

Ricevo un nuovo contributo dal Karroregista Lusetti che ha raccolto alcuni momenti Epici nella sfida 2020 tra il Kalendario Karrista e la Pandemia del Secolo (che poi colpisce vecchi e Cavallo...Pensateci un pò direbbe Zaia...).

A voi anche questo video